sabato 22 novembre 2014

Con Santa Cecilia c'è aria di festa, di Natale e di... PETTOLE o PITTULE!!!

Oggi a Taranto e in tutta la sua provincia è una giornata speciale!! Il 22 novembre sancisce l'inizio del periodo natalizio e tradizione vuole che per festeggiare l'evento si dia il via alla preparazione di cibi dolci e salati, a questo proposito un prodotto culinario molto goloso e che viene preparato rigorosamente il giorno di Santa Cecilia è rappresentato dalle PETTOLE o PITTULE (a seconda della provincia in cui vi troviate). 

In alcuni paesi della provincia tarantina, Santa Cecilia è anche il giorno in cui si da il via agli addobbi natalizi e in ogni casa compare l'albero di Natale e il presepio, dunque davvero una giornata di festa.  Ecco il nostro che ovviamente non poteva mancare!!

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Ma chi è Santa Cecilia?? Una martire cristiana vissuta nel II secolo nonché musicista e probabilmente per questo considerata patrona della musica. Cosa c'entra questo con il periodo natalizio e con le pettole o pittule?? Purtroppo non lo sappiamo con certezza, vi sono diverse leggende che raccontano più o meno come siano andate le cose, molto simpatica è quella secondo cui queste deliziose focaccine sarebbero il risultato di un errore. Di certo sappiamo che questa tradizione si ripete ogni anno e da tempo immemore nelle case dei pugliesi.

Secondo la leggenda, in un tempo non ben definito una donna che tutte le mattine preparava il pane, proprio il giorno di Santa Cecilia venne distratta dalla musica degli zampognari, lasciando a lievitare troppo l'impasto che aveva preparato. Tornando a casa trovò perciò una massa di pasta ormai troppo lievitata per farne del pane e così iniziò a friggerla a pezzi facendo delle piccole palline, le quali furono molto gradite sia dai suoi bambini sia dagli zampognari a cui le offrì, decretando così il successo della sua invenzione culinaria.  
Naturalmente anche noi abbiamo impastato,

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a pranzo ci siamo deliziati con le pettole o pittule (la parola deriverebbe dal greco pitta, focaccia) salate come da foto, mentre stasera passeremo alle dolci.


Di ricette ce ne sono tantissime, noi vi proponiamo la nostra :

500 gr           di farina tipo 0 (se non l'avete va bene anche tipo 00 anche se il sapore cambia)
200 gr           di latte
300 gr           di acqua
1 cucchiaio   di sale
1 cucchiaino di zucchero
1/2 panetto    di lievito di birra

Se avete un robot da cucina tipo bimby potete inserire nel boccale: latte, acqua, sale, zucchero e lievito e mescolare 1 min. a 37 gradi vel. 5, poi aggiungere la farina e mescolare 1 min a SPIGA. 

Se invece impastate a mano è meglio scaldare l'acqua, aggiungere il sale, poi in una ciotola capiente versare la farina unire l'acqua il sale, lo zucchero e mescolare, quando il composto è quasi uniforme aggiungere il latte in cui va sciolto il lievito di birra, mescolare il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo. A differenza della procedura con il robot da cucina, l'impasto che otterrete dovrà essere meno liquido e più denso.  

A questo punto mettete l'impasto a riposare magari avvolgendo la ciotola in una coperta e posizionandola in un luogo lontano da spifferi (nel forno sarebbe l'ideale). 

Dopo 3 o 4 ore l'impasto dovrebbe essere già ben lievitato (se volete potete lasciarlo lievitare ancora qualche ora, più lievita meglio è!) e si può procedere con la preparazione. Qui potete lasciare spazio alla creatività e al gusto personale, sì perché le pettole (o pittule che dir si voglia) possono essere mangiate dolci (immerse nel miele o nello zucchero) o salate come accompagnamento per salumi stile gnocco fritto, vuote o ripiene (con olive, o acciughe, o pancetta affumicata, o salsiccia piccante, o prosciutto, o broccoli). Il ripieno può essere inserito direttamente nell'impasto da friggere oppure nelle pettole o pittule cotte tagliandole semplicemente in due, proprio come se fosse un panino. 

La tradizione vuole che le pettole o pittule abbiamo una forma piuttosto irregolare che si ottiene prendendo un po' di impasto alla volta e immergendolo in abbondante olio bollente (c'è chi usa l'olio evo per friggere, ma per noi resta un po' pesante per cui in genere optiamo per quello di semi di arachidi). Per chi preferisce le forme più tondeggianti basta prendere l'impasto con un cucchiaio e versarlo nell'olio caldo. Una volta dorate le nostre pettole o pittule sono pronte per essere mangiate!! Calde sono una goduria!!

Buon appetito e buona Santa Cecilia a tutti!!!

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mercoledì 19 novembre 2014

Promo "Manoscritto Voynich e Castel del Monte"

La bellezza e il mistero di Castel del Monte finalmente raccontata in un libro che cerca di ricostruirne la storia e l'uso!


venerdì 10 ottobre 2014

LA MIA TERRA



LA MIA TERRA

La mia terra brucia.
È sangue e fuoco.
È battito e frenesia.
È fatica e livore.

La mia terra è viva.
Soffre, balla e muore.
Ma ogni giorno risorge
così come fa il sole.

I suoi colori brillanti
sotto il sole cocente.
Quanti figli la conservano nella mente.

Terra mia, più son lontana e più mi manchi.
Scopro il mondo è vero,
ma a volte a consolar restano solo i pianti.

Non tornerò da te.
Non ancora.
Il mio viaggio non è finito.

Sei il mio amore, questo è sicuro.
E mai nessuno prenderà il tuo posto.



venerdì 28 marzo 2014

Dolci pasquali pugliesi... che passione!!!


Buongiorno e buon venerdì!!!
Anche se gli eventi atmosferici degli ultimi giorni ci hanno fatto un po' dubitare della stagione... il calendario segnala che finalmente è arrivata la primavera!!! 


Essendo ottimisti per natura, confidiamo che le belle giornate tornino presto, nel frattempo ci allietiamo con l'immagine di un raggio di quello splendido SOLE che (quasi) ogni giorno bacia la nostra amata Puglia!!


Dall'ultimo nostro post sono trascorse diverse settimane e, naturalmente, un bel po' di festività: San Martino con la festa del vino, il periodo pre-durante-post natalizio, la Befana, San Biagio, finanche San Giuseppe che per molti pugliesi (se non per tutti) è una festa sentitisssssssssssssima!!! 

Con questo post però non abbiamo intenzione di guardare indietro, bensì ci prepariamo alle prossime feste che vantano tradizioni altrettanto antiche.  
Dalle suggestive e imbandite Tavole di San Giuseppe (e qui vi suggeriamo la lettura dell'articolo  comparso su Fame di SudNel Salento alla scoperta delle Tavole di San Giuseppe),

passiamo, dunque, al periodo pasquale a cui manca meno di un mese. 

Al di là degli eventi tradizionali legati al culto religioso, ciò su cui vogliamo soffermarci oggi sono i piatti caratteristici di questa festività. 
Come ogni festa che si rispetti, anche la Pasqua ha i suoi dolci tipici che poco hanno a che vedere con la classica colomba o l'uovo di cioccolato. 

Un must è la SCARCELLA, un dolce/salato tradizionalissimo!!! Vi avevamo già anticipato qualcosa nel post Pasqua e Pasquetta, protagonista la Scarcella! 

Quello che vogliamo fare oggi è invece suggerirvi come prepararla!!!
Dal Gargano al Salento le ricette variano come pure le tipologie, noi proponiamo la versione dolce tratta dal blog Dolcezze infinite (molto carino): SCARCELLE PASQUALI PUGLIESI


Naturalmente, non è dell'unico dolce tipico, vi è anche la dolcissima Pecorella pasquale fatta di pasta di mandorle (una tradizione in comune con la Sicilia dove la pecorella diventa un agnellino e la ricetta è un po' diversa).


Per chi volesse saperne di più sulle origini di questa prelibatezza e volesse cimentarsi nella sua realizzazione suggeriamo un articolo in proposito apparso su Bridge Puglia Usa dal titolo Pasta di mandorle Gli agnellini di Pasqua. Se fate parte di quelli che non si fermano mai alla prima ricetta e amano sperimentare, eccone un'altra comparsa su The Puglia dal titolo RICETTA DI PASQUA DELL’AGNELLO DI PASTA DI MANDORLA.

Ci teniamo a sottolineare che la tradizione della pasta reale in Puglia vanta origini antichissime!! Sul sito Fondazione Terra d'Otranto c'è un articolo molto interessante, anche se un po' datato, che racconta brevemente la storia e le differenze che esistono tra la pasta di mandorle e il marzapane, all'apparenza così simili. L'articolo, di cui proponiamo un breve passaggio, si intitola Il segreto della preparazione dell’autentica pasta di mandorla

"La pasta di mandorla, chiamata anche “pasta reale”, è un dolce tipico del Salento le cui origini sono antiche, poiché veniva probabilmente preparata in Oriente e in Nord Africa anche prima del Medioevo mescolando miele e farina di mandorle. Essa appartiene sostanzialmente alla tipologia dolciaria della “khalva” di sesamo o della “kubaita” arabo-bizantina, transitata in Puglia e Calabria con il nome di “cupeta” o “copeta”"

Insomma, un'altra vera delizia tutta made in Puglia!!! 

Scorci di PugliaScorci di Puglia

Sul sito Cotto e postato ci sono diverse ricette pugliesi che richiedono l'impiego della pasta di mandorle, buona lettura e buon assaggio!!!