"Dopo aver descritto l'Italia antica fino a Metaponto, dobbiamo parlare delle regioni che la seguono. La prima è la Iapigia: i Greci la chiamano Messapia, gli indigeni la distinguono in Salento (la parte intorno al promontorio Iapigio) e Calabria. A nord di queste si trovano le popolazioni chiamate in greco Peucezi e Dauni, ma gli indigeni chiamano Apulia tutta le regione dopo la Calabria e Apuli la popolazione. Alcuni, in particolare i Peucezi, sono chiamati anche Pedicli". (Strabone)
sabato 29 settembre 2012
W l'Italia.it... Noi non sapevamo - promo
Vorrei condividere con voi questo spettacolo che mi ha toccato profondamente il cuore e la mente.
Si tratta di una ricostruzione storica ben strutturata e messa in scena in maniera eccellente dall'attrice Egidia Bruno.
Sono insofferente alla superficialità di troppa gente che continua ad affidare le proprie idee a stereotipi assolutamente privi di fondamento e obsoleti, anche per il periodo storico che stiamo vivendo.
Cercando di comprendere le ragioni di un offesa che ormai si è trasformata in intercalare (spessissimo si sente dire "sei proprio un terrone!!"), mi sono documentata al fine di colmare il vuoto storico in cui ero avvolta.
Ho cercato di ricostruire la storia di un dissidio così profondo tra Nord e Sud (per la mia esperienza, più da parte del Nord che del Sud, se proprio lo vogliamo dire!!) per avere un quadro più chiaro della questione.
Devo dire che ho scoperto un mondo a me sconosciuto.
Ho fatto ricerche, ho letto libri, ho visto documentari, spettacoli teatrali e la mia insofferenza si è tutt'altro che placata. Ma indignarsi non basta, occorre raccontare per mantenere vivo il ricordo di una storia "fantasma"; solo avendo consapevolezza di ciò che è stato è possibile capire il presente.
Occorre comprendere e far comprendere che non siamo altro che il frutto della storia e la storia, quella vera, è ancora nascosta ai più.
Siamo un popolo senza passato, ma un popolo senza storia non è che un popolo già morto, o sbaglio?
Lo spettacolo "W l'Italia.it... Noi non sapevamo" diffonde la consapevolezza di ciò che è stato, aiuta il ricordo a restare in vita, serve a risvegliare le coscienze e non serve solo al Nord, ma soprattutto al Sud!!
venerdì 28 settembre 2012
"Selon la tradition littéraire, la colonie grecque de Taras fut fondée en 706 av. J.-C., par un groupe de réfugiés en provenance d'une des plus importantes régions du monde hellénique, la Laconie, où la cité de Sparte avait depuis longtemps assumé le role de centre politique principal. [...] Le site qui vit naitre Tarente était occupé par une population indigène d'origine ancienne, déjà connue des
Grecs à l'époque de la navigation mycénienne en Méditerranée (XIV-XIIème siècle av. J.-C.). Ce site comprenait sans doute une partie d l'actuelle vieille ville et la zone de <Scoglio del Tonno>, dans le port marchand. [...] Selon les sources de la littérature antique, qui par ailleurs semblent etre validées par la recherche archéologique actuelle, les anciens habitants furent chassés ou asservis par les colons. Très vite, ceux-ci occupèrent une large bande cotiere ainsi que l'arriére pays fertile, se substituant égalment aux indigènes vivant dans le différents établissements sur ce territoire, et dont le plus important était l'ancienne Satyrion, au lieu qui conserve encore aujourd'hui le nom de Saturo".
(cit. Les ors hellènistiques de Tarente, Soprintendenza Archeologica della Puglia)
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